CURA, TERAPIA ED INTERVENTO PER IL DITO A SCATTO

Nel fenomeno del dito a scatto è ostacolato lo scorrimento dei tendini flessori a causa di un processo di infiammazione cronica che provoca l’ispessimento delle pareti del canale nel quale i tendini stessi deformati scorrono durante i movimenti delle dita, per questo motivo viene usata la definizione di tenosinovite stenosante. Il blocco può essere doloroso e compare frequentemente di mattina. Il dito si blocca in flessione e si sblocca con una estensione brusca con una sensazione di scatto.

Nominata anche Malattia di Notta, si osserva a tutte le età della vita e anche i neonati a volte ne sono colpiti. Più dita possono essere colpite contemporaneamente o in tempi successivi. Traumi o movimenti ripetuti (uso di graffettatrici, timbri o strumenti musicali) possono facilitare la comparsa del disturbo. In alcuni casi il dito a scatto si associa alla gotta o all’artrite reumatoide. Il paziente inizia generalmente ad accusare una sensazione di fastidio o dolore alla base del dito ove può essere palpata un piccola tumefazione. Può seguire un periodo in cui il dito inizia a scattare saltuariamente, per arrivare ad una fase in cui si ha un blocco in flessione.

Lo scopo del trattamento è quello di eliminare il conflitto alla base dello scatto del dito, così da poter restituire il normale scorrimento del tendine. Nelle fasi iniziali il trattamento può prevedere l’utilizzo di splint dedicati e/o farmaci anti-infiammatori. Fondamentale in questa fase è la diminuzione dell’attività lavorativa manuale. Il trattamento con infiltrazione di cortisone permette frequentemente un miglioramento notevole, a volte transitorio, se il problema recidiva può essere ripetuto, in alternativa può essere preso in considerazione il trattamento chirurgico eseguito in anestesia loco regionale a livello dei rami digitali. Si esegue una piccola incisione sul palmo della mano alla base delle dita che permette di allargare il canale dei tendini. Lo scatto scompare immediatamente. La mano viene fasciata e le dita vengono mobilizzate immediatamente. La rieducazione è facoltativa e di solito non necessaria. La ripresa dell’attività è consentita a 15-30 giorni dall’intervento

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