Tecnica Chirurgica

POSIZIONAMENTO DEI FILI DI KIRSCHNER

Per l’anatomia dei legamenti e dei tendini della mano e del piede la sede più opportuna di inserzione dei fili è dorso-radiale o dorso-ulnare con un inclinazione di 30°. Nel caso la patologia lo richieda, i fili possono essere inseriti lateralmente nei metacarpi e falangi del I, II e V raggio in modo da porre il MICAFIX più in asse con l’osso da trattare.

MONTAGGIO CON FISSATORE COMPLETO

Piccola incisione di cute e sottocute con l’ausilio dell’amplificatore di brillanza e di uno strumento motorizzato, si inserisce il primo filo ortogonalmente all’osso da trattare nella sua parte prossimale (vicino alla frattura) avanzando sino a farne ancorare la punta sulla seconda corticale. Si posiziona il fissatore con la parte lunga disposta a seconda della tipologia della frattura con i serraggi aperti. Si riduce approssimativamente la frattura, si inserisce il filo nella porzione distale dell’osso facendo attenzione a lasciare spazio per poter effettuare le correzioni mediante lo scivolamento dei cilindri nel fissatore. Si controlla ulteriormente la riduzione ottenuta eseguendo eventualmente ulteriori manovre riduttive. Dopo aver accorciato con una tronchese i fili precedentemente infissi, si inseriscono quelli prossimali e distali, nei fori presenti nei cilindri. È possibile quindi effettuare ulteriori correzioni della riduzione ed inoltre compattare/distrarre la frattura prima di serrare definitivamente le viti di bloccaggio poste sul corpo del fissatore.

  • Frattura pluriframmentaria scomposta meta-diafisaria base falange prossimale V dito trattata con montaggio MICAFIX a ponte transarticolare.
  • Frattura pluriframmentaria scomposta V metacarpo.
  • Frattura scomposta esposta instabile II metacarpo (da morso di cane)
  • Alluce rigido montaggio transarticolare dinamico dopo intervento di Keller

MONTAGGIO CON EMI-FISSATORE (parte lunga)

Piccola incisione di cute e sottocute con l’ausilio dell’amplificatore di brillanza si inserisce con uno strumento motorizzato il primo filo filettato ortogonalmente alla diafisi dell’osso da trattare (distalmente alla frattura) avanzando sino a farne ancorare la punta sulla seconda corticale. Si riduce approssimativamente la frattura si inserisce il primo filo da 1,5 mm non filettato nella porzione metafisaria facendolo passare nei fori già predisposti nella parte tonda dell’emifissatore. Si controlla ulteriormente la riduzione ottenuta eseguendo eventualmente ulteriore manovra. Dopo aver accorciato con un tronchese i primi due fili, si inseriscono quelli prossimali e distali. È possibile effettuare un’ulteriore correzione della riduzione ed inoltre compattare o distrarre la frattura prima di serrare definitivamente le viti di bloccaggio.

  • Frattura scomposta esposta metadiafisaria I dito

RIMOZIONE DEL FISSATORE

Aprire i morsetti di serraggio rimuovere il MICAFIX facendolo scivolare lungo i fili di Kirschner. Svitare i fili filettati in senso antiorario, meglio se con mini-trapano, ponendo attenzione che i fili non siano piegati per evitare il rischio di rottura. I fili non filettati possono essere sfilati con una trazione lungo il loro asse.